Sapevate che non esiste un unico impasto per la piadina ma nel corso degli anni gli ingredienti e la lavorazione sono cambiati?
Inizialmente le “Azdore” (le massaie, le padrone di casa) preparavano l’impasto della piadina con acqua, sale e strutto di maiale (oppure olio), poi formavano delle piccole pagnotte e le tiravano con il mattarello fino ad ottenere dei dischi di vario spessore da cucinare rapidamente e a fuoco vivace.
Nel corso degli anni gli ingredienti e la lavorazione utilizzata sono cambiati e dove la povertà era particolarmente pesante si preparava la pjida armescla (la piadina mescolata) che veniva ottenuta mescolando la farina di granoturco con quella di grano e andava ad identificare proprio “la piadina della miseria”.
Verso gli anni trenta, poi, sono stati introdotti la lievitazione e il bicarbonato, quest’ultimo con l’inconveniente che ingialliva l’impasto, inconveniente eliminato, in seguito, dai fornai grazie all’introduzione della dose.
La produzione dell’impasto per piadina che produciamo è realizzato solo con ingredienti naturali e certificati e viene prodotto con passione dalle nostre mani esperte così come piadine artigianali, crescioni surgelati e lasagne verdi.